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domenica 21 marzo 2010

UN PONTE SOSPESO SUL SILENZIO

Le cronache degli ultimi mesi sono ricche di notizie - con annesse polemiche e prese di posizione - sui ponti.
Si va dal ponte sullo stretto di Messina ai ponti sul Po, quello provvisorio e quello definitivo.
Meraviglia molto che non si parli quasi per niente del cosiddetto secondo ponte sul Trebbia. Per intendersi, del ponte che costituisce il tratto fondamentale della nuova tangenziale, quella che dovrebbe alleggerire il traffico su S. Nicolò.
Per il nuovo ponte sul Po vediamo scorrere, rassicurante, il conto alla rovescia che ci separa dalla sua ultimazione.
Per il nuovo ponte sul Trebbia il cronometro è sconsolatamente fermo: si tratta di un inceppamento o il meccanismo è saltato completamente?
Sono ormai molti mesi che i lavori sono praticamente fermi,  senza che vi sia la benché minima presa di posizione, il più piccolo intervento da parte delle Amministrazioni coinvolte. A cominciare proprio da quella di Rottofreno che dovrebbe essere la più attenta al procedere dell'opera, più volte definita fondamentale per migliorare la qualità della vita dei tanti che, ogni mattina, sono costretti a sobbarcarsi estenuanti code per raggiungere Piacenza.
Le poche notizie che trapelano destano preoccupazione e allarme: pare che il progetto stesso del ponte sia inadeguato e che, con tutta probabilità, dovrà essere rifatto. C'è persino chi sostiene che, in tal caso, potrebbe essere messa in discussione l'intera procedura, con effetti devastanti sui tempi e sui costi di realizzazione.
Di fronte a questa situazione, tutt'altro che rassicurante, stupisce che non si sia levata una sola voce a chiedere chiarimenti e informazioni sul reale andamento dei lavori.
Nei Consigli Comunali interessati (Piacenza, Gragnano e, soprattutto, Rottofreno) ed in quello provinciale regna un'indifferenza generale. A nessuno pare interessi capire se il progetto approvato sia veramente irrealizzabile, come già in fase di gara qualcuno aveva denunciato, oppure possa essere salvato con qualche aggiustamento.
Sarebbe interessante sapere chi dovrebbe sostenere gli eventuali costi supplementari e, innanzitutto, quali siano le previsioni aggiornate per il completamento della tangenziale.
Vedremo in futuro se il ponte porterà da una sponda all'altra del Trebbia, per adesso è sospeso su di un imbarazzante quanto assordante silenzio.

sabato 13 marzo 2010

UNA GIUNTA SPERICOLATA

Il sindaco Maserati ha spiegato, a modo suo, come mai la procedura per l'apertura della nuova farmacia di S. Nicolò abbia subito una pesante battuta d'arresto.
Il TAR di Parma, nella seduta del 9 marzo scorso, ha infatti accolto il ricorso presentato concedendo la sospensiva richiesta. Nell'ordinanza si legge che "ad un primo sommario esame, destano perplessità le ragioni della scelta pianificatoria operata, tenuto conto dei parametri normativi che ne sono a fondamento". In parole povere: le decisioni prese dal comune di Rottofreno e dalla provincia di Piacenza non avrebbero rispettato le leggi e le norme che regolano la materia.
Tutto bloccato dunque, anche l'esame delle due offerte pervenute e tutta la parte del bilancio finanziata con le entrate derivanti dalla nuova farmacia.
Il nostro ha sostenuto seraficamente che l'amministrazione da lui guidata ha fatto tutto per benino tanto che, di concerto con l'assessore provinciale Gallini, proseguirà nell'azione giudiziaria per difendere le scelte sin qui effettuate. Coerenza o incoscienza? Il tempo ed i giudici risponderanno a questa domanda.
Nel frattempo ci piacerebbe che il Sindaco e la Giunta di Rottofreno rispondessero ad un altro semplice interrogativo: come mai, nella stessa seduta del 9 marzo, su di un ricorso del tutto analogo che vedeva coinvolto il comune di Rivergaro, gli stessi magistrati hanno respinto la richiesta di sospensiva?
Bizzarrie dei giudici o approssimazione e superficialità dei nostri amministratori?
La risposta sembra perfino troppo scontata.

giovedì 11 marzo 2010

SENZA FAMIGLIA

Leggendo la stampa locale di questi giorni mi è tornato alla mente un romanzo letto quando ero bambino e che, successivamente, ha ispirato una fortunatissima serie di cartoni animati.
Il romanzo è "Senza famiglia" di Hector Malot e la serie televisiva invece prendeva il nome da "Remi", il bambino protagonista del romanzo, venduto al musicante di strada Vitali quando aveva 10 anni.
L'ineffabile sindaco Maserati ha difeso il suo vice, Giovanni Perotti, dall'accusa di conflitto di interessi nella questione della cava di Boscone Cusani  e della connessa "bretella" di Santimento, sostenendo che non sapeva (il Perotti) che suoi parenti fossero proprietari di alcuni terreni oggetto delle delibere di giunta e di consiglio. Innocente e inconsapevole.
Nel leggere queste affermazioni, non ho potuto reprimere un moto di tenerezza nei confronti del vice sindaco e assessore alla programmazione infrastrutturale, da  decenni protagonista della vita politico-amministrativa di Rottofreno. Poverino, come poteva, approvando delibere in cui c'erano nomi, cognomi, luoghi e date di nascita, pensare che alcuni di loro fossero suoi parenti?
Lui, come il piccolo protagonista del romanzo, è "senza famiglia" o, quanto meno, non se ne ricorda.

sabato 6 marzo 2010

CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA SCHEDA

L'argomento del giorno sono le irregolarità, reali o presunte, che hanno caratterizzato la presentazione delle liste di alcuni partiti per le elezioni regionali.
Mentre scriviamo non si sa ancora se il Presidente della Repubblica firmerà o meno il decreto, varato in tutta fretta dal Consiglio dei Ministri, per riammettere le liste escluse in prima battuta.
Pur provando un senso di malessere nel vedere come, per l'ennesima volta, questo governo interpreti in maniera a dir poco disinvolta le “regole del gioco”, preferiamo non entrare nel merito della questione. Vorremmo spostare, se possibile, appena un po' la luce dei riflettori. A tutti coloro i quali si ergono a difensori della legalità e del rispetto delle regole, vorremmo rivolgere una semplice domanda: siete proprio sicuri di averle osservate fino in fondo quelle regole? O magari vi siete concessi anche voi qualche licenza e fate la voce grossa solo perché l'avete fatta franca.
A Rottofreno, per esempio, abbiamo visto, ben prima della presentazione delle liste, qualcuno che raccoglieva delle firme su moduli in bianco. Tutto regolare?
In poche parole, parafrasando il detto evangelico, chi è senza peccato scagli la prima scheda o la prima lista.
La sensazione è che vedremmo volare ben poco.