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lunedì 18 aprile 2011

Giovanna d'Arco e i Borgognoni

Gentile Direttore,
vorrei approfittare delle colonne del Suo giornale per ringraziare, veramente di cuore, tutti i protagonisti della campagna elettorale di Rottofreno.
Era da tempo che non mi divertivo così tanto nel seguire le vicende politiche locali. Per chi ha un po' di primavere sulle spalle come il sottoscritto, è veramente uno spasso assistere alla rappresentazione che va dal comico al farsesco o, forse più probabilmente, si richiama alla tradizione della commedia dell'arte, con tutte le maschere di un carnevale fuori stagione. Si va dall'attor giovane Veneziani, che si appella alla novità e chiama a raccolta tutti i mestieranti di destra che da vent'anni occupano la scena politica del comune, al vicesindaco Perotti e agli asssessori protagonisti di tutte le sconfitte amministrative e giudiziarie degli ultimi anni, ai grillini parlanti che vogliono cambiare le cose andando fra la gente a dire che sono di destra o di sinistra a seconda degli interlocutori, per finire all'ingenua Colombina Bellan, che pensa che si possa avere a che fare con i lupi senza essere sbranati. Non siamo a Gubbio e lei non è San Francesco, se ne faccia una ragione. Poi ci sono le comparse come Cassinari, che alcuni amici di San Nicolò mi descrivono come un anziano signore con la passione del golf. Da un paio d'anni si è dato alla politica e dal suo partito, Italia dei Valori, si è fatto candidare in tutte le competizioni elettorali a disposizione, dalle provinciali del 2009, alle regionali dello scorso anno e magari anche in qualche assemblea condominiale. E' stato molto attivo anche durante le primarie del centrosinistra, sostenendo, purtroppo per lui, il candidato perdente. Ma tutto ciò non gli è bastato. Chiunque altro al suo posto avrebbe fatto un passo indietro, avrebbe preso la sacca con le mazze da golf e si sarebbe dedicato a quell'attvità, dove andare in buca rappresenta un fatto positivo, prendendo atto che, invece, in politica non ne ha imbucata neppure una. I suoi coetanei, dei quali, ahimè, faccio parte, soffrono dei più svariati malanni: artrite, bronchite e via elencando, lui invece sembra soffrire di una malattia non tanto rara, ma poco frequente nelle persone della nostra età: la poltronite. Si tratta di una affezione del fondoschiena che si cura solo con dosi massicce di poltrone, di qualsiasi genere. Con le comunali di Rottofreno sperava forse di aver trovato finalmente la cura giusta, ma anche stavolta gli è andata buca. Che, nel suo caso, sembra essere proprio un destino. Abbiamo letto su Libertà che Cassinari paragona Simona Bellan a Giovanna d'Arco. Se il paragone fosse appropriato si dovrebbe pensare che l'esponente di Italia dei Valori si riconosca nei Borgognoni (che catturarono l'eroina Patrona di Francia e la vendettero agli inglesi, dai quali fu condannata al rogo ed arsa viva) e che quindi si appresti a "vendere" la novella pulzella di Rottofreno ai suoi "nemici" politici, nella speranza che faccia la stessa fine. Ma non pago delle esilaranti affermazioni fin qui ricordate, con la disinvoltura che richiama alla memoria il suo ex compagno di partito Scilipoti, dichiara che gli elettori dell'IDV hanno adesso libertà di scelta. Dal partito di Mani Pulite al partito delle mani libere. Mi dica se non c'è di che sbellicarsi.

Giorgio Gianti

martedì 29 marzo 2011

È la DEMOCRAZIA, bellezza.

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo.

  Sono un vecchio liberale che ormai guarda con disincanto alle vicende poitiche sia nazionali che locali. In queste ultimi giorni mi ha incuriosito molto quello che è avvenuto a Rottofreno, dove si sono svolte le primarie per individuare il candidato sindaco del centrosinistra. Ad essere sincero ero convinto che fosse il solito baraccone propagandistico della sinistra per sfruttare, furbescamente, le difficoltà della destra impegnata a spartirsi le future probabili poltrone. Abbiamo visto affrontarsi due candidati credibili anche se portatori di sensibilità e idee diverse: da una parte Simona Bellan, sanguigna e determinata, che ricorda la grande Anna Magnani nel film "L'onorevole Angelina" e, dall'altra, il compassato ancorché giovane, Daniel Negri. Tra me e me ho pensato che l'avevano studiata proprio bene: per superare i contrasti tra la prima, che criticava la giunta Maserati, ed il secondo che ne apprezzava, almeno in parte, l'operato e che ne aveva ricevuto l'appoggio militante, era stata orchestrata una bella pantomima per giustificare il rientro, dopo le primarie, degli amministratori uscenti.
  
   Dunque, domenica vince Simona Bellan e va in scena il seguito del copione. Baci e abbracci fra lo sconfitto e la vincitrice, grandi elogi della correttezza dei contendenti e appelli convinti all'unità. Guardo la televisione, leggo i giornali e mi compiaccio con me stesso per aver previsto tutto. Poi succede qualcosa che stravolge le mie congetture e mette in seria crisi la mia autostima. Il sindaco di Rottofreno, nonché consigliere provinciale del PD, Giulio Maserati, spara a zero sull'esito delle primarie, sostenendo che il risultato sarebbe stato inquinato dall'eccessiva partecipazione alle consultazioni. Secondo lui troppi esterni al Partito Democratico hanno falsato le elezioni. Stupefacente! Per quanto si sa, gli iscritti al PD di Rottofreno sono poche decine, in ogni caso non raggiungono il centinaio. Eppure lo stesso Sindaco di Rottofreno, in prima persona, ha partecipato ad una massiccia, seppur breve, campagna elettorale, durante la quale sono stati distribuiti migliaia di volantini, pieghevoli, biglietti. Mentre contattava direttamente o tramite sms, centinaia di cittadini, invitandoli a votare per Negri, Maserati pensava davvero di parlare solo con iscritti del PD? E se dovevano avere voce in capitolo solo gli aderenti a quel partito, che bisogno c'era di mettere in piedi quel po' po' di organizzazione, con la grancassa mediatica tutta a magnificare le primarie? Mentre mi ponevo questi interrogativi, piano piano si faceva strada un pensiero sempre più insistente, hai visto mai che queste primarie non sono state una sceneggiata, ma che se le sono suonate per davvero. Le reazioni scomposte di Maserati alla fine mi hanno convinto: a Rottofreno, a dispetto delle convinzioni di tanti, a cominciare dal sottoscritto, si è svolto uno scontro politico vero, con veri sconfitti e una vera vincitrice.
In conclusione, parafrasando la celeberrima battuta pronunciata da Hunfrey Bogart nel film "L'ultima minaccia" e, rivolgendosi a Maserati, gli si potrebbe dire "È la DEMOCRAZIA, bellezza, la DEMOCRAZIA. E tu non ci puoi fare niente… niente!"

Giorgio Gianti

Simona Bellan vince le primarie a Rottofreno

Quello che solo qualche settimana fa sembrava impossibile, si è realizzato a Rottofreno: Davide ha sconfitto Golia. Simona Bellan armata solo delle sue idee e delle sue scarpe da ginnastica, ha sbaragliato gli avversari nelle primarie del 27 marzo a Rottofreno. Un'impresa che ha dell'incredibile e che ha sparigliato le carte della politica locale a sinistra come a destra. Tutti i soloni che, per mesi, hanno concionato sulla inadeguatezza dello strumento delle primarie e che hanno esaltato i metodi della vecchia politica, adesso annaspano cercando di capire la portata dirompente del risultato delle consultazioni di domenica scorsa. L'affluenza al di là di ogni aspettativa, l'entusiasmo popolare che ha animato il cammino della Bellan, lo stupore dei professionisti della partitocrazia lasciano poco spazio a tardivi tentativi di approppriarsi del risultato delle primarie. Se ne facciano una ragione: questa è la vittoria di Simona Bellan e di ognuno dei suoi 390 sostenitori che hanno dimostrato che ancora si può cambiare, che la politica si può fare anche fuori dalle segrete stanze. Facendo la fila ai seggi in una domenica di fine marzo, per dire la propria con un semplice, antico, straordinario gesto: un segno con la matita per dire la propria, per scegliere.


venerdì 25 marzo 2011

Un voto utile

Domenica prossima si terranno le primarie in comune di Rottofreno (candidati Simona Bellan e Daniel Negri, entrambi iscritti al PD), appuntamento atteso dal circolo Polis Lab, Partito dei Comunisti Italiani e Sinistra Ecologia e Libertà riguardo la necessità di una nuova proposta politica al governo del paese.
Tuttavia, tali primarie, ‘concesse’ dal PD di Piacenza senza dialettica alcuna, chiedono un impegno di coerenza da parte dei soggetti partecipanti.

La proposta di Polis Lab,. dei partiti e sostenitori, nasce dalla volontà di creare dibattito e partecipazione sulle questioni che riguardano la comunità, mantenendo un occhio critico nei confronti dell’Amministrazione comunale che, in quanto tale, è sottoposta al giudizio dei cittadini, ovvero degli elettori.

La vicenda politica di Rottofreno è cresciuta, si è manifestata ed è risultato evidente come i due candidati, pur appartenenti allo stesso partito, si muovono da presupposti e situazioni politiche, difformi.

Diversamente dal candidato Negri, sostenuto dal sindaco uscente Maserati, Simona Bellan rappresenta il vero cambiamento avendo espresso la necessità di riforma nei confronti delle scelte e dei metodi dell’uscente amministrazione comunale, poco trasparenti, irrispettosi nei confronti del territorio, autoreferenziali.

Il nostro, vuole essere un contributo democratico alla competizione elettorale per la definizione di un programma e l’elaborazione di regole di comportamento e di trasparenza condivise.

Polis Lab, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Ecologia e Libertà credono che ciò sia possibile solo uscendo dalle logiche di apparato, a favore della cultura del merito, dell’innovazione della politica e del rispetto delle regole democratiche, a Rottofreno come in qualunque altra realtà.

Per questo crediamo in Simona Bellan, la sosteniamo nel suo impegno, in direzione di un confronto costruttivo e aperto con tutte le forze politiche e i cittadini riguardo i temi che coinvolgono la comunità: stop al consumo di territorio, attenzione all’ambiente, promozione della cultura, dell’istruzione e del sapere, equità e solidarietà sociale.

Invitiamo quindi i cittadini alle primarie per votare Simona Bellan domenica 27 marzo dalle ore 8 alle 20 nei seggi di San Nicolò presso il centro culturale e Rottofreno presso la palazzina comunale in via Roma 7.
Anche un solo voto può essere decisivo.

Circolo culturale Polis Lab, Partito dei Comunisti Italiani, Sinistra Ecologia e Libertà, esponenti iscritti al PD

sabato 26 febbraio 2011

IL CONSIGLIO DI STATO METTE LA PAROLA FINE ALLA CAVA DI BOSCONE CUSANI

Oggi è un giorno di brindisi per i soci del Circolo Culturale Polislab e per tutti i cittadini di Rottofreno: finalmente, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che da torto ai cavatori ed all’Amministrazione comunale sugli atti autorizzatori, possiamo considerare finita la storia della cava del Boscone. In questi anni abbiamo assistito ad una lotta impari tra Davide (impersonato dal Comitato dei cittadini di Santimento) ed un Golia più deciso che mai a portare a casa una sua vittoria insieme con i vari cortigiani ossequiosi che si sono susseguiti in Comune. Prima con l’amministrazione Bottazzi e poi con quella di Maserati, alcuni cittadini di Santimento, capeggiati da Luigi Cristalli, hanno iniziato una contesa, ritenendo che gli atti autorizzatori emanati non fossero conformi alla legge ed agli interessi pubblici e che il passaggio dei camion avrebbe provocato un disastro ambientale sia a Santimento che a Rottofreno e S.Nicolò.
La vecchia Amministrazione Bottazzi aveva iniziato con le prime autorizzazioni per la cava che era proseguita speditamente con Maserati nonostante, la sua promessa “politichese”, scritta nel programma elettorale, dove il trasporto del materiale scavato sarebbe dovuto passare attraverso il fiume Po e che, comunque, tutto l’iter procedurale sarebbe stato condiviso con la popolazione.In questi anni, nelle varie sedute del Consiglio Comunale, abbiamo assistito a una sorta di condivisione tra la maggioranza e opposizione quando si trattava di autorizzare i vari atti necessari per poter aprire la cava. La maggioranza parlava di decisione sofferta ma necessaria, mentre l’opposizione limitava il proprio dissenso nell’astenersi dal votare o nell’evitare la votazione attraverso strategiche uscite di scena prima di esprimere il voto.
……E dopo tutte queste “tristi vicende” dobbiamo ancora leggere sul giornale che il sindaco sta ridendo delle diatribe che ci sono per le varie alleanze in vista delle elezioni amministrative a Rottofreno. Noi riteniamo che,dopo essersi messo dalla parte dei poteri forti contro i cittadini e dopo questo ennesimo fallimento amministrativo-gestionale, non ci sia proprio nulla da ridere; purtroppo, ancora una volta, Maserati ha perso l’occasione di stare zitto…..ma questo fa parte del personaggio e della sua corte (…dei miracoli).
Grazie al Comitato ed al suo portavoce Luigi Cristalli, anche a nome di tutti quei residenti in questo comune che non conoscono quale pericolo e disagio viabilistico hanno evitato.

domenica 9 maggio 2010

PETIZIONE POPOLARE IN DIFESA DEL PO MINACCIATO DALLA CAVA DI BOSCONE CUSANI

I sottoscritti cittadini del Comune di Rottofreno, fortemente contrari allo sfruttamento indiscriminato del territorio,
ESPRIMONO
totale adesione e sostegno alle iniziative legali e di lotta portate avanti dai concittadini di Santimento che si sono opposti alla realizzazione della cava sul PO a Boscone Cusani e della annessa bretella a servizio della stessa senza la prevista Valutazione di Impatto Ambientale.
CHIEDONO
al Sindaco, alla Giunta e a tutti i Consiglieri Comunali di Rottofreno di rinunciare a presentare qualunque ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR che ha bocciato l’iter fin qui adottato.
CHIEDONO
all’Amministrazione Comunale di intraprendere finalmente il corretto percorso amministrativo promuovendo la Valutazione di Impatto Ambientale per valutare la compatibilità delle attività estrattive nel Polo di Boscone Cusani.
CHIEDONO
alla Polizia Municipale, alla Polizia Provinciale e ai Carabinieri di fermare le attività di escavazione nel Polo di Boscone Cusani che, in dispregio della sentenza del TAR, proseguono indisturbate.
SI IMPEGNANO
a sostenere l’attività del comitato spontaneo di cittadini che si è opposto alle delibere del Comune di Rottofreno sulla cava.
FIRMA ANCHE TU, FERMO LO SCEMPIO AMBIENTALE

mercoledì 28 aprile 2010

Il Comune non se la "CAVA". Bocciatura dal TAR di Parma.

Grazie. E' la prima parola che ci è venuta da pronunciare. Siamo grati al TAR di Parma perché, accogliendo i ricorsi contro l'approvazione delle attività estrattive del Polo Boscone Cusani in comune di Rottofreno, ci ridà fiducia nelle Istituzioni e nella Giustizia.
Grazie ai nostri concittadini di Santimento che, noncuranti delle lusinghe e, in alcuni casi, delle velate minacce, hanno proseguito imperterriti nei loro ricorsi giudiziari.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia-Romagna, Sezione di Parma, accoglie i ricorsi e annulla la deliberazione consiliare n. 39 del 20 luglio 2007 (quella che dava il via libera alla cava).
L'Amministrazione di Rottofreno ne esce con le ossa rotte e perde quel po' di credibilità che ancora aveva.
Un pasticcio dopo l'altro sta portando il Comune verso il baratro e non riesce a "CAVARE" il classico ragno dal buco.