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martedì 29 marzo 2011

È la DEMOCRAZIA, bellezza.

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo.

  Sono un vecchio liberale che ormai guarda con disincanto alle vicende poitiche sia nazionali che locali. In queste ultimi giorni mi ha incuriosito molto quello che è avvenuto a Rottofreno, dove si sono svolte le primarie per individuare il candidato sindaco del centrosinistra. Ad essere sincero ero convinto che fosse il solito baraccone propagandistico della sinistra per sfruttare, furbescamente, le difficoltà della destra impegnata a spartirsi le future probabili poltrone. Abbiamo visto affrontarsi due candidati credibili anche se portatori di sensibilità e idee diverse: da una parte Simona Bellan, sanguigna e determinata, che ricorda la grande Anna Magnani nel film "L'onorevole Angelina" e, dall'altra, il compassato ancorché giovane, Daniel Negri. Tra me e me ho pensato che l'avevano studiata proprio bene: per superare i contrasti tra la prima, che criticava la giunta Maserati, ed il secondo che ne apprezzava, almeno in parte, l'operato e che ne aveva ricevuto l'appoggio militante, era stata orchestrata una bella pantomima per giustificare il rientro, dopo le primarie, degli amministratori uscenti.
  
   Dunque, domenica vince Simona Bellan e va in scena il seguito del copione. Baci e abbracci fra lo sconfitto e la vincitrice, grandi elogi della correttezza dei contendenti e appelli convinti all'unità. Guardo la televisione, leggo i giornali e mi compiaccio con me stesso per aver previsto tutto. Poi succede qualcosa che stravolge le mie congetture e mette in seria crisi la mia autostima. Il sindaco di Rottofreno, nonché consigliere provinciale del PD, Giulio Maserati, spara a zero sull'esito delle primarie, sostenendo che il risultato sarebbe stato inquinato dall'eccessiva partecipazione alle consultazioni. Secondo lui troppi esterni al Partito Democratico hanno falsato le elezioni. Stupefacente! Per quanto si sa, gli iscritti al PD di Rottofreno sono poche decine, in ogni caso non raggiungono il centinaio. Eppure lo stesso Sindaco di Rottofreno, in prima persona, ha partecipato ad una massiccia, seppur breve, campagna elettorale, durante la quale sono stati distribuiti migliaia di volantini, pieghevoli, biglietti. Mentre contattava direttamente o tramite sms, centinaia di cittadini, invitandoli a votare per Negri, Maserati pensava davvero di parlare solo con iscritti del PD? E se dovevano avere voce in capitolo solo gli aderenti a quel partito, che bisogno c'era di mettere in piedi quel po' po' di organizzazione, con la grancassa mediatica tutta a magnificare le primarie? Mentre mi ponevo questi interrogativi, piano piano si faceva strada un pensiero sempre più insistente, hai visto mai che queste primarie non sono state una sceneggiata, ma che se le sono suonate per davvero. Le reazioni scomposte di Maserati alla fine mi hanno convinto: a Rottofreno, a dispetto delle convinzioni di tanti, a cominciare dal sottoscritto, si è svolto uno scontro politico vero, con veri sconfitti e una vera vincitrice.
In conclusione, parafrasando la celeberrima battuta pronunciata da Hunfrey Bogart nel film "L'ultima minaccia" e, rivolgendosi a Maserati, gli si potrebbe dire "È la DEMOCRAZIA, bellezza, la DEMOCRAZIA. E tu non ci puoi fare niente… niente!"

Giorgio Gianti

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